mercoledì 5 marzo 2008

Nel tg2 nicchia over 60

(in edicola il 5 marzo 2008)

Senza l’apporto fondamentale del Tg2 Costume e società, come faremmo a sapere che il mondo sta cambiando, in generale; o che la Chiesa cattolica tiene all’ecocompatibilità, nel particolare? O che Sandra e Raimondo sono parte tanto del nostro costume quanto della nostra società? Martedì, effettivamente, è proprio la coppia decana della televisione autobiografica a essere la protagonista assoluta della puntata della rubrica del Tg2 decana della carenza di ispirazione per contenuti. Si riflette, dal salotto di casa loro, su come parte di quello che vediamo oggi in televisione sia dovuto alla mancata osservanza dei loro insegnamenti. Non è una facezia o una boutade, per l’autore del servizio, e la dimostrazione della sua tesi avviene con alcuni filmati di repertorio sapientemente scelti, tratti perlopiù da verità con Sandra che gioca con un palloncino o Raimondo che parla romanaccio. Cose che se avvenissero ai tempi nostri, in un sol colpo, abbatterebbero con sicurezza da taglialegna le fondamenta degli odiati reality, del faticoso infotaiment, quanto del tremendo cultural gossip, che è trasversale alle due categorie sopracitate. Almeno secondo il nostro giovane ed elegante intervistatore. Che sa sfottere magistralmente Raimondo, chiedendogli se fa sport, con la piccola ma comunque spassosa gaffe di non saperlo quasi bloccato per via di un incidente alle costole che quasi gli impedisce di respirare.

Non che i coniugi Vianello non meritino spazio in televisione, onorificenze o commemorazioni, come la bella e discreta apparizione sul palco di Sanremo non ha attestato. Sono stati un vero e proprio corso di telegenia morale in un periodo in cui si avrebbe bisogno di modelli come del miele dietetico sulle fette biscottate dei baretti Rai. Il punto è che forse questo servizio monografico era troppo poco ispirato perfino per un duo che per anni ha fatto ridere – e anche relativamente a crepapelle – giovani dai 50 anni in su grazie alla sola gag dei piedi che scalciano sotto le lenzuola. Ci sono servizi infinitamente meno accattivanti, d’accordo, come quelli sul caro prezzi dei gelati ad esempio, per non dimenticare la saga dei nani da giardino preziosi che finalmente approdano sulle terrazze del centro. Ma il gusto puffo della gelateria Due Palme di via della Maddalena a Roma non può fingersi perplesso delle stesse domande che gli si rivolgano, come invece fa diligentemente l’esperto Raimondo, che riesce a rendere del resto tutta l’intervista guardabile sparlando in continuazione della moglie, che gli siede affianco. Ci troviamo davanti, sempre più, a una versione per anziani di Studio Aperto in cui venga proposto, in luogo di “ciò che altrove non farebbe mai notizia per chi non fosse un uomo fra i 18 e i 40 etero e un po’ becero” (Studio Aperto), si propone invece “ciò che altrove non farebbe mai notizia per chi non fosse ”un uomo o una donna fra i 60 e i 99 etero e non più becero“. Insomma, l’altra nicchia fondamentale della rivoluzione contenutistica della nostra informazione televisiva.

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