sabato 27 ottobre 2007

La festa italiana della crudele Caterina

(in edicola il 26 ottobre 2007)

Dopo l’abitudine che abbiamo fatto ai pomeriggi di Rai Uno, il talk-show Festa Italiana, condotto dalla più brava bella donna in televisione, Caterina Balivo, è una piacevolissima sorpresa di crudeltà subdola e sottopelle. Sfruttando un format molto simile a quello del programma che segue, La vita in diretta, chi scrive e chi conduce questo programma, è riuscito a dirigerlo verso uno spirito molto diverso dall’originale, quasi antitetico, o addirittura a sfottere Cucuzza stesso. Sia grazie a una gestione degli spazi e dei tempi in studio del tutto reinterpretata, sia per mezzo di una stesura e un montaggio dei servizi in esterna sempre sopra le righe, e soprattutto spietati.

La sua vera forza: l’apparente aderenza ai solco tracciato da Cucuzza. Uno si aspetta un pezzo pusillanime come al solito: battesimi di provincia con nonne sopra i novanta che non smettono di tenersi aggiornate e ballare; nuovi appartamenti su più livelli di missitalie adottate da “giovani imprenditori”; briefing su Loredana Lecciso; ospiti in studio riveriti, e poi pugnalati alle spalle.
E invece no. Innanzitutto (puntata di ieri), se proprio si ha un Pino Insegno in studio, e questi, forse per l’abitudine a satireggiare, si lancia in complimenti a Marta Flavi, Caterina non ci pensa due volte a non ascoltarli neanche, e lancia serenissima il suo servizio sulle star italiane meno modificate fisicamente dal corso del tempo. E già prima crudeltà, ma semplice, piana, senza compromessi o scuse non richieste.

Michele, se proprio avesse dovuto fare altrettanto, avrebbe, come minimo, fatto a sua volta un mezzo complimento alla Flavi, salvo poi sghignazzare fuori campo, come solo lui sa fare, per tutta la durata del servizio. Servizio che, del resto, sarebbe andato in onda esclusivamente per un particolare rancore verso l’ospite da parte di un qualche autore svegliatosi, per una volta, con il piede giusto, e dunque in crisi di coscienza nei confronti della civiltà o del popolo tutto. E cosa manda in onda la nostra Caterina in quel servizio? Rifattone. Rifattone complete, dalla testa ai piedi. Non contenta, ci monta dentro Nancy Brilli stessa, ma non solo. Prima cosa: Nancy Brilli realmente giovane che bacia un ex; poi, la voce fuori campo ne pronuncia chiaramente l’età; ancora, la frase che pone per sempre Festa italiana fra i nostri culti personali: “molto opportunamente, Nancy Brilli ha scelto come compagno il chirurgo plastico Roy De Vita”.

Non basta ancora, e non bastano le nostre parole a descrivere la perfidia, quindi citiamo letteralmente: “dopo due matrimoni e altrettanti divorzi la ricetta di Nanvy è semplice: godersi al massimo quello che si ha”. E primissimo piano del fortunatissimo Roy De Vita. Visto così, se non ne sapessimo altro, e cioè che non è vero, parrebbe il lavoro coraggioso di autori allontanati o rifiutati in partenza dalla Vita in diretta, che poi fossero riusciti a trovare un’altra via per far danni, forse ridotta nella visibilità, ma certamente più libera dal solito marchettismo malissimo celato, o dal semplice disprezzo del pubblico. Che ci offrono un prodotto intelligente senza per questo essere snob o condotto da Giuliano Ferrara. Complimenti a Caterina Balivo e agli autori di uno dei pochi motivi che siano dati, alle due del pomeriggio, di non dormire o di non lavorare.

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