domenica 10 febbraio 2008

GF: un successo continuo, perché?

(in edicola l'8 febbraio 2008)

Per questa parte dell’anno, Sky Vivo propone una doppia programmazione. Sintonizzatici sul canale 109 della piattaforma, l’ambita schermata da cui scegliere liberamente di che morte morire, in modalità interattiva, se Amici di Maria De Filippi o Grande Fratello. Per questa volta scegliamo il Grande Fratello e ci troviamo di fronte agli split screen che hanno contribuito a rendere famoso il reality-show di Canale 5 almeno quanto i rutti o le innovazioni nel corteggiamento. Fingiamo per un articolo di non saperne e non volerne sapere di più, dei personaggi che agiscono all’interno della nota casa, più o meno alle 13 di ieri. La massima concentrazione di persone, è evidente, è nel primo riquadro sulla sinistra, quello che rappresenta quello che accade in giardino. Nel secondo, un ometto attualmente grande come un Oompa Loompa da fabbrica di cioccolato, ma particolarmente inoperoso, passa e ripassa il pavimento con uno scopettone, con grande svogliatezza e superficialità, forte del fatto di non poter essere visto da nessuno se non da diverse centinaia di migliaia di persone che non possono raggiungerlo con una secchiata in testa, per la sua inoperosità.

Nel giardino, alcuni giovanotti e fanciulle prendono il sole, in modalità da solarium montano, su divanetti e pouf tipici da locale per aperitivi con poca qualità e pochissima quantità nel buffet. Altri, dopo aver preso il sole, saltano una sorta di cavallina di gommapiuma, con capriola, in una prefigurazione delle tipiche prove di Buona Domenica che ha il valore rappresentativo di visione, come da santo in estasi. Solo, collettiva e niente affatto beneaugurale. Alcune donne hanno degli addominali micidiali. Certi uomini pronunciano delle frasi dal senso incompiuto o errato. Una voce dall’oltretomba annuncia: “Cambio batteria a tutti”, e per questi pesciolini è come una zaffata di nuovo, sebbene ciclico, nella routine. Vale a dire qualcosa che per noi è pura puzza di mangime o senso del dovere verso quelle creatura minuscola, che pure ci decorano la stanza, e in grande difficoltà senza di noi, per loro la vita stessa, se non le guardassimo e nutrissimo all’occorrenza.

Una giovanissima donna dai capelli ricci è bellissima, come quelle belle che uno spero abbiano da qualche parte qualche tara, anche solo mentale, per potercele avvicinare. E invece, a sentirla parlare, siamo così instupiditi noi stessi dalla grazia con cui dice - agli amici lì presenti, beninteso, niente affatto a noi - “Feci il primo bacio a 13 anni e mezzo con un fidanzato di due anni”, che ci sembra anche intelligente e riflessiva quanto basta per essere per sempre irraggiungibile. Dentro l’abitazione, un uomo espone le sue ascelle pelose a una ragazza vestita di tutto punto, che sembra non fare troppo caso al fatto che lui sia convinto di trovarsi in televisione. Gli racconta cosa le piace davvero fare, che gente vedere, e la maggior parte dei punti dell’elenco lui non capisce o fa finta malissimo di capire. Se torniamo fuori, anche se nel quarto riquadro, il primo sulla destra, stavolta, si gioca a calcio usando come pali di una porta le suddette poltroncine da aperitivo. Nella versione del lunedì sera, questo show è uno dei programmi di maggior successo nel nostro paese dopo otto edizioni, e un motivo ci sarà. Basta solo che nessuno ci venga a dire, ora, con precisione quale.

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