mercoledì 30 gennaio 2008

Johnny Palomba, il colombiano

(in edicola il 30 gennaio 2008)

E’ un notevolissimo Antonello Piroso quello che ci guida nei meandri della psiche del duca Leopoldo Mastelloni, attore e concorrente di reality, lunedì, in Niente di personale. Ma Mastelloni che inveisce contro i tre o quattro “sistemi” che non lo capiscono più come un tempo è solo un dettaglio, tanto è irripetibile lo sfondo su cui la sua ospitata si staglia, e il resto delle ospitate stesse, a dire il vero. Per un attimo non ci pare di essere nel pieno corso una rubrica di approfondimento del tg di la7, ma a casa di una persona estremamente intelligente, che abbia la fortuna di potersi far truccare prima di ricevere i suoi ospiti e di saper porre loro domande molto interessanti. Certo, avevamo visto anche in altre occasioni il giornalista di punta del settimo canale nazionale un po’ fuori dalla solita parte, e indulgere in battute relativamente piccanti e quasi in romanaccio, senza mai però perdere di un briciolo di credibilità e autorevolezza. Un Mentana misurato e mai fuori luogo, per intenderci, con qualche grossa percentuale di savoir faire in più.

Ma nemmeno le più ghiotte occasioni per Antonello - come l’intervista musicata a Lucio Dalla - possono nulla contro il vero evento della puntata di questo lunedì: la presenza di Johnny Palomba in studio. Johnny Palomba, non tutti lo sanno, è il più grande critico cinematografico umoristico italiano. Molti si chiederanno: quale critico cinematografico non è umoristico, di questi tempi. Ma evidentemente non avranno letto le sue micro-recensioni in una battuta fulminante, come quella, immortale, che dedicò a Ray, il film biografico su Ray Charles: “Tutta la vità a creà soni su e giù pe’ storganetto a tastoni”. E’ un uomo misterioso, che compare solo più bardato di un subcomandante, anche nei siparietti con Nanni Moretti che ci stanno togliendo parte del sonno, su Youtube e live. Per lungo tempo le sue opere - tecnicamente: le sue recinzioni - sono state recitate da Valerio Mastrandrea presso la Dandini.
Ora, Palomba, che già pubblicava con Fandango Libri, è stato nominato direttore di Radiofandango e di Fandango Tv, sempre creature dell’instancato Domenico Procacci.

E ha deciso dunque di comparire in televisione e di dimostrare di essere il più possibile realmente colombiano, grazie all’accento, come più volte si è trovato a sostenere nelle varie biografie non autorizzate che ha scritto egli stesso. Quello che qui conta di più non è però la presenza di spirito e l’ironia, doti che già gli tributavamo abbondantemente, e neanche il rapporto dialettico che riesce in breve a intrattenere con Mastelloni, quanto il piccolo cadeau che presenta a Piroso e al suo pubblico: un’autentica “recinzione” del programma stesso di Piroso. Capirete che dopo eventi del genere anche la presentazione del nuovo tour di Eugenio Finardi con Eugenio presente può poco. Suona la sua canzone che fa “dolce Italia, la gente più sincera”, attuale come What a wonderful world mentre Hitler invade la Polonia, e poi non se ne sa più nulla, per quanto risponda numerose domande di Piroso. La parte impegnata del programma è affidata a Mario Giordano contro Bianca Berlinguer.

1 commento:

Unknown ha detto...

potete vederlo anche su FX, ora fa il quasi tg con rocco tanica...c'è pure il podcast: www.quasitg.it